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domenica 12 maggio 2013

Report Museo Stibbert (Elena Margheri)


Report Museo Stibbert
Il museo Stibbert ospita una raccolta delle armi ed ha origine dalla passione per la storia del costume civile e militare che il suo fondatore, Frederick Stibbert (1838 – 1906), manifestò fino dagli anni della gioventù. La posizione di privilegio del nonno, il generale Giles Stibbert, comandante delle forze della Compagnia delle Indie in Bengala, gli consentì un veloce arricchimento. Grazie alla notevole ricchezza della famiglia, è riuscito ad acquistare una grande quantità di armature, tali da creare un museo totalmente unico.
Stibbert curava molto l’allestimento delle sue collezioni, che prevedevano il montaggio delle armature su manichini in cartapesta e gesso, spesso su cavalli. Stibbert era attratto indistintamente da armi europee, orientali e giapponesi, per le quali spendeva cifre consistenti.
La Sala della Cavalcata islamica è quella che mi ha suscitato più interesse per quanto le armature fossero più elaborate e caratteristiche. In questa sala era esposta la cavalcata islamica formata da guerrieri armati persiani ed indiani. Tra i cavalieri spiccano figure come la figura di un maharajah indiano e di un guerriero, il cui animale è protetto da una barda di cartapesta laccata e dorata. Un guerriero a piedi indossa un’armatura di struttura lamellare mentre un altro porta un prezioso abito militare rinforzato da chiodi ribattuti, detto zimarra dei mille chiodi. I guerrieri persiani mostrano un armamento in maglia di ferro rinforzato da una protezione del busto e presentano parti dorate molto                                                                           raffinate (vedi foto). Il museo è circondato da uno splendido giardino con alberi ad alto fusto e un laghetto col tempio in stile antico Egitto.


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