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domenica 12 maggio 2013

Museo di storia naturale

 
L'Antropologia è la scienza che studia l'uomo sotto diversi punti di vista: sociale, culturale, morfologico, psico-evolutivo, artistico-espressivo, filosofico-religioso ed in genere dei suoi comportamenti all'interno di una società.
L'interesse verso l'Altro, inizia a svilupparsi nella prima metà del XV secolo, quando dall'Occidente partono le prime spedizioni verso le coste dell'Africa. Gli occidentali, una volta giunti in questo nuovo mondo tendevano ad appropriarsi degli oggetti caratteristici della cultura materiale delle popolazioni autoctone, e a recarli ai propri regnanti, poiché il numero detenuto di questi oggetti, definiti semiofori, era proporzionale al ruolo rivestito nella gerarchia dal possessore. Nel Seicento dall'interesse curioso verso questi oggetti, si passa ad un interesse scientifico, fino a giungere alla nascita dell'Antropologia come vera e propria disciplina nel XIX secolo.
In Italia uno dei più grandi antropologi fu Paolo Mantegazza, docente della cattedra di Antropologia dell'Università di Firenze e fondatore della Sezione di Antropologia del Museo di Storia Naturale di Firenze nel 1869. Il museo mantiene l'allestimento originale di Lamberto Loria per criterio geografico, cioè i vari oggetti sono esposti in vetrine divise per provenienza e tribù ; il museo quindi si rivela molto interessante visto le numerose culture che vi sono raggruppate. La stanza principale è dedicata ai nuovi studi che si diffondono parallelamente alla nascita dell'antropologia, come ad esempio la frenologia, che si occupava dello studio del cranio poiché si pensava che la forma influenzasse sulle capacità dell'individuo. Nelle stanze successive sono collezionati oggetti provenienti da famose spedizioni, a partire dalla terza spedizione del Capitano Cook nel 1779, sino all'ultima compiuta da Fosco Maraini nel 1939/41.
il museo si rivela affascinante perchè ci mette a stretto contatto con le altre culture lontane da noi; ma se ci soffermiamo ad osservare, notiamo che queste sono distanti da noi solo geograficamente. Mi sono accorta di come manufatti creati centinaia di anni fa a migliaia di chilometri da noi siano oggi più che di moda : bracciali e collane di perline, in osso e in metallo, contenitori, abiti, motivi decorativi e molto altro. Sono rimasta stupefatta osservando l'ingegno, la bravura e la parsimonia che quelli che fino a poco tempo fa venivano chiamati “Selvaggi” impiegavano nella realizzazione di tutti i manufatti, anche i più comuni come le frecce.


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