Pagine

sabato 23 marzo 2013

Fine 2° lezione


Esiste la perfezione? 
La società ha delle aspettative , coloro che ne fanno parte devono riuscire a raggiungerle; si cambia quindi mentalmente o fisicamente. Noi manipoliamo la società e la società manipola noi.
 
Coscienza dell’apparire.
Il Rinascimento da un valore diverso all’abito; con una rapida crescita mercantile, economica, sociale e filosofica,  si sviluppa l’Umanesimo (1300).
Per il Cristianesimo l’uomo è Dio, cioè Cristo,  ha potuto avere il contatto diretto con altre persone, vi è quindi uno sviluppo dell’individuo in teologia. Le donne erano i principali fedeli, cosa che ha fatto sì di avere, nell’ambito cristiano, una figura femminile pari a quella maschile.
Nell’Umanesimo si da importanza all’uomo per ciò che è. Nell uomo vitruviano di Leonardo da Vinci vi è il cerchio, simbolo dell’infinito, e il quadrato, simbolo della terra, con al centro l’uomo. Uno sviluppo tale non si è avuto in nessun altro paese, a tale rapidità.
Fino al XIV sec. l’abito era espressione dell’incontro tra il mondo religioso romano e greco, vi era infatti il clero, i cavalieri e nobili e il popolo. Nel XIV sec. nasce la borghesia.  Era una società in espansione, poiché si stava sviluppando una coscienza dell’apparire. La nascita delle 21 corporazioni diede una connessione diretta tra fare ed essere, chi voleva entrare in politica doveva essere iscritto a una di esse. Il mercato fiorentino era principalmente di tessuti.
In questo periodo nasce il look legato al proprio status, l’individuo si veste rappresentando il suo rango, cercando di imitare quello superiore, crescendo e arrivando sempre più vicino all’ideale, ma non riuscendo mai a raggiungerlo poiché cambia troppo velocemente.
Nel 1470 la calza è già un uniforme.
 Il verde era segno di virilità e verginità.
Nasce la Cortesia, insieme di regole per gestire tra diverse persone equilibri politici in uno spazio chiuso (corte).

Nessun commento:

Posta un commento